Il titolo di questo articolo è una delle più grandi domande che si fanno i pescatori di Surfcasting, dove conviene lanciare le esche?
Ovviamente questa domanda non ha una risposta assoluta, diciamo che vi è una teoria abbastanza universale che però si può modificare in base allo spot e alle condizioni che si affrontano.
La scelta del punto di lancio nel surfcasting è fondamentale per il successo della tua battuta di pesca. Ogni spot ha le sue caratteristiche e richiede un’attenta osservazione per individuare i punti più promettenti.
I Principali Elementi da Considerare
- Dislivelli del fondale: Le secche, i canali e i gradini sono zone di accumulo di prede e, di conseguenza, attraggono i predatori. Cerca di individuare questi punti osservando il colore dell’acqua, il moto ondoso e le eventuali bolle d’aria.
- Correnti: Le correnti portano cibo e ossigeno, concentrando i pesci in determinate zone. Osserva il movimento delle alghe e dei detriti per individuare le correnti sottomarine.
- Strutture sottomarine: Rocce, frangiflutti e relitti offrono riparo e cibo ai pesci, rendendoli punti di pesca molto interessanti.
- Foci dei fiumi: Le foci sono zone ricche di nutrimento e offrono ottime opportunità per catturare specie come la spigola.
Una delle immagini più semplici che abbiamo trovato sul web, spiega come si possa capire durante una mareggiata il punto migliore dove lanciare:
Ovviamente da quest’immagine sopra si può notare come il moto ondoso genera due correnti, una primaria che andiamo a vedere in superficie, ed una secondaria che agisce sul fondale, generando un accumulo di detriti che generalmente vanno a rilasciare microrganismi e piccoli molluschi di cui i pesci sono attratti.
La corrente primaria è facilmente intuibile come ultima onda, molto spesso le spiaggie hanno diversi canali e secche che mostrano le onde più facilmente ed ovviamente il punto di onda alta più distante è il punto dove bisogna lanciare.
NB: Il termine Surfcasting significa appunto “Lancio sull’onda”.
Dove Lanciare in Base alla Situazione
- Mare calmo: Concentrati sulle punte di sabbia, dove le correnti creano piccole depressioni nel fondale.
- Mare mosso: I canali tra le secche sono spesso più riparati e possono nascondere prede.
- Presenza di alghe: Le alghe indicano spesso la presenza di cibo e possono nascondere pesci.
- Orario del giorno: L’attività dei pesci varia a seconda dell’ora del giorno.
Sull’ultimo punto ci soffermiamo un attimo, perché l’orario in pesca è fondamentale, ricordiamo che bisogna seguire le fasi di marea, in cui vi è il picco di alta ed il picco di bassa, che generalmente durano 6 ore, quindi prima di scendere in spiaggia consigliamo di controllare in che fase di marea state scendendo in spiaggia, così da capire se siete in fase di bassa o in fase di alta.
Le spiagge sono come paesaggi sottomarini in continua evoluzione. Ognuna ha le sue zone chiave per il surfcasting:
- Punte: Zone poco profonde, perfette per pescare quando il mare è calmo.
- Anse: Canaloni più profondi, ideali per il mare mosso.
- Zone Rettilinee: Linee di costa dritte, dove i pesci seguono le correnti.
L’immagine qui sopra raffigura la spiaggia dall’alto ed ovviamente va ad indicare come molto spesso se andate in spiaggia con altre persone, ad esempio se partecipate ad una gara di pesca, non tutti hanno davanti la stessa situazione, ovviamente un pescatore può trovarsi in una punta ed avrà una zona di pascolo del pesce inferiore di distanza rispetto a chi si trova in un’ansa.
Come Individuare i Punti Giusti
- Osservazione: Dedica del tempo all’osservazione della spiaggia e del mare prima di iniziare a pescare.
- Mappe battimetriche: Se disponibili, le mappe battimetriche possono fornire preziose informazioni sui fondali.
- Esperienza: L’esperienza è fondamentale. Più peschi, più sarai in grado di riconoscere i segni che indicano la presenza di pesci.
Suggerimenti Utili
- Varia le distanze di lancio: Non limitarti a lanciare sempre alla stessa distanza. A volte i pesci possono essere più vicini o più lontani della costa, tutto dipende dal mare e dall’attività che vi è in quel momento.
- Utilizza esche naturali: Le esche naturali, come i vermi marini e i gamberetti, sono spesso più attrattive per i pesci, ci raccomandiamo di non usare esche contenenti conservanti o prodotti per il mantenimento del surgelato, che vanno solo ad infastidire ed allontanare il pesce.
- Sii paziente: La pesca è un’attività che richiede pazienza. Non scoraggiarti se non ottieni subito risultati.
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