Vediamo insieme come scegliere il tipo di esca giusta e come contenere le spese acquistando solo ed esclusivamente l’esca viva o l’esca congelata migliore in base allo spot o in base al meteo che andremo ad affrontare.

Di certo uno dei dubbi più grossi del pescatore è proprio nella scelta delle esche, i più facoltosi o quelli che riescono a dividere le esche coi propri compagni di pesca, non si fanno problemi ad acquistare diversi tipi di esche, ma chi va da solo molto spesso si ritrova a contenere la cifra che spende e si porta in spiaggia massimo 2-3 tipi di esche, alle volte si fa un buco nell’acqua e alle volte bastava portarsene solo una, vediamo insieme i punti fondamentali da capire per scegliere che tipo di esca portarsi.

Esca viva o congelata?

Ecco questo è il primo dubbio da togliere, prima di tutto capiamo a cosa ci riferiamo per esca viva e cosa ci riferiamo per esca congelata.

  • Esca congelata: intendiamo quella che troviamo dal pescivendolo o nel bancofrigo del supermercato (cannolicchio, seppia, muggine, gamberi ecc…).
  • Esca viva: noi intendiamo ovviamente i vermi (arenicola, koreano, bibi, ecc…) ma anche l’esca congelata ancora viva.

Togliamo subito un dubbio:

Non ha molto senso a nostro parere congelare i vermi come l’arenicola, il koreano ecc, possiamo chiuder un’occhio per vermi come il bibi di chioggia ma solo se trattati col sale, in quel caso parliamo di bibi trattato, oppure verme di rimini che anche da congelato può andar benissimo.

Ad ogni modo torniamo alla domanda precedente, esca viva o congelata? Quale bisogna scegliere tra le due?

Possiamo di certo dirvi che tutto si basa sul clima, possiamo trovare diverse situazioni:

  • Mare calmo in estate con acqua calda
  • Mare mosso in estate con acqua calda
  • Mare calmo in inverno con acqua fredda
  • Mare mosso in inverno con acqua fredda

Se voi andate a mare mosso in uno spot e andate in inverno pieno (con temperatura dell’acqua bassa) e pescate col cannolicchio, poi ci tornate in estate piena (con temperatura delll’acqua alta), magari in inverno fate stupende catture mentre in estate non ne fate nessuna.

Stessa cosa potrebbe valere per l’esca viva, quindi possiamo considerare un punto fondamentale la temperatura dell’acqua, poi ovviamente si passa ad altri fattori, come le condizioni del mare, se mosso o piatto, la pulizia del mare se acqua pulita o sporca, tutto quindi dipende principalmente da ciò che troviamo in spiaggia.

Approfondiamo meglio:

Per iniziare noi diamo per scontato che ognuno di noi sappia che l’esca viva è sempre meglio dell’esca congelata, ovviamente se noi riusciamo ad avere cannolicchi vivi o gambero fresco o paguri vivi, o cefaletti vivi, è normale che siano più catturanti rispetto agli stessi congelati, quindi è anche normale che vengano scelti maggiormente rispetto al congelato.

Ma allora perché congelare un’esca?

Possiamo di certo dire che si congela l’esca per avere quel tipo di esca sempre disponibile, ad esempio sappiamo tutti che il cannolicchio non è sempre disponibile dal pescivendolo o nei negozi di pesca, come anche i paguri, come i granchi, quindi se uno VUOLE quel tipo di esca di certo se sa che ne utilizza una quantità e ne prende il doppio per congelarselo è ovvio che se la ritroverà qualora successivamente non la trovasse viva.
Quel tipo di esca potrebbe non esser lo stesso efficace, come potrebbe esserlo lo stesso, tutto dipende dallo spot e dalle condizioni.

Parlavamo dei vermi, ecco questi noi non li consideriamo ottimi da congelare, il koreano stesso o l’arenicola sono già “delicati” da vivi, immaginatevi di congelarli e scongelarli, il verme diventerebbe subito mollo, si rovinerebbe mentre andremo ad innescarlo, quindi oltre a presentare un innesco pessimo, non sarebbe efficace per niente, inoltre qualora riuscissimo ad innescarlo in acqua o nella fase di lancio si spappolerebbe.
Per capirlo la prova lampante sarebbe proprio quando il koreano che ci rimane e sta per morire lo andate ad utilizzare, ecco già in quel momento viene molto difficile da innescare perché si spezza nelle mani, come anche l’arenicola, sarebbe un totale disastro innescare il verme prima ancora che quest’ultimo tocchi l’acqua.

Il meteo comanda:

Dicevamo che il meteo comanda, ci sono delle esche che in determinate condizioni sono veramente sconsigliate, come ad esempio:

  • Bibi: Quando il mare è sporco il bibi non viene mai mangiato.
  • Bibi: Sempre quest’ultimo in condizioni invernali con qualunque mare ed acqua fredda non viene mangiato.
  • Cannolicchio: Quando le acque sono calde molto spesso non viene calcolato dai pesci.
  • Gambero: Il gambero non viene mangiato quando è trattato con l’ammoniaca, il pesce viene infastidito e non lo mangia.
  • Cefalo o Sarda o Seppia: Non vengono mangiati spesso se si innescano in condizioni di mare calmo e acque calde.

Ovviamente questi sono 4 semplici esempi, anche se vogliamo specificare che non vi è scienza esatta nella pesca ed in determinati spot questi 4 tipi di esche potrebbero funzionare anche in queste condizioni, ma nella maggior parte dei casi queste esche potrebbero non funzionare come vi abbiamo scritto e con le condizioni da noi elencante.

Come scegliere l’esca per un determinato spot?

Quindi dopo aver detto tutto questo, un pescatore come fa a scegliere l’esca per un determinato spot, vi è un pacchetto standard di esche che bisogna avere? oppure si fa a caso?

Di sicuro un tipo di esca che non deve mai mancare è il koreano, è l’esca più generica che esista ed anche la meno costosa, poi se già siete in grado di adoperarla, l’esca che non deve mai mancare è l’arenicola, forse considerata la più catturante in italia.

In realtà vogliamo darvi una scala GENERICA di esche consigliate in base alle stagioni:

  • ESTATE GIORNO: Koreano, bibi, granchi, gambero, verme di rimini, bibi di chioggia.
  • ESTATE SERA: Arenicola, granchi, paguro, verme di rimini, bibi di chioggia.
  • INVERNO GIORNO: Koreano, cefalo, sarda, seppia, americano, arenicola, bibi di chioggia.
  • INVERNO SERA: Arenicola, cefalo, sarda, seppia, americano, verme di rimini, bibi di chioggia.

Questa si può dire una piccola scala generica di esche che nella maggior parte dei casi vengono adoperate in base alle stagioni, poi ovviamente tutto dipende dalla zona in cui volete pescare, dalla disponibilità delle esche e dal tipo di mare che affrontate.
Ad esempio non abbiamo affrontato il tema “mangianza”, se vi è troppa mangianza in un determinato spot, quindi l’esca piccola come l’arenicola rimane troppo poco in acqua, non si può adoperare e di conseguenza bisogna avere alternative con esche più grosse come ad esempio un bel verme americano, ma ripetiamo sono esempi, il mare decide.

NB: Se vi siete persi l’articolo su come conservare le esche leggetelo nel lin qui sotto:

>>> Articolo su come conservare al meglio le esche <<<

Conclusione:

La pesca è meravigliosa, scrivere questo articolo per noi non è stato affatto facile, anche perché consigliare un tipo di esca e quindi far spender soldi a qualcuno per poi magari non dargli il giusto consiglio, è di certo molto complicato, infatti come abbiamo scritto nell’articolo l’efficacia dell’esca non è assoluta, il mare comanda e le condizioni meteo molto spesso ci impediscono di far funzionare un’esca come dovrebbe, quindi anche quando l’andate ad acquistare nei negozi di fiducia o se potete confrontarvi con altri pescatori, fatevi consigliare, anche perché per esempio andare a mare oggi con una condizione, per poi magari esser l’indomani la condizione giusta per quel tipo di esca, potrebbe farci buttare solo soldi inutili, quindi il miglior modo di capire il tutto è il confrontarsi con gli altri, non bisogna vergognarsi ne bisogna pensare che quell’esca funzionerà sempre perché non è così.


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